La Trama
Non aveva ancora 30 anni quando l'attore più importante della Francia della fine del 1800, Coquelin, chiese a Edmond Rostand un testo teatrale, che unisse vari generi: il dramma storico e la commedia, il genere comico e drammatico, il dramma eroico e la tragedia: così nacque “Cyrano de Bergerac”. Rostand si è ispirato alle vicende e agli scritti di Cyrano Savinien de Bergerac, autore drammatico e scrittore satirico francese della metà del Seicento, reinterpretando questa figura secondo i canoni di una sensibilità moderna, trasformandolo in un eroe geniale e temerario.

Cyrano è un abilissimo spadaccino che appartiene al leggendario corpo dei cadetti di Guascogna, coraggioso e indomabile nella difesa dei deboli e degli onesti, al contrario di un potere corrotto, che si manifesta nel conte De Guiche; ma è anche poeta capace di usare la parola con la stessa abilità di come usa la spada.

Innamorato perdutamente di Rossana, è certo di non avere alcuna speranza di essere amato da lei, per colpa di quel suo naso che “lo precede sempre di qualche passo”. Rossana è nel contempo invaghita del cadetto Cristiano de Neuvillette, bello d'aspetto ma incapace di parlare d'amore; ecco che allora è Cyrano a prestargli l'anima, in segreto, e anche se attraverso la bellezza del suo rivale, è lui a incantare il cuore di Rossana.

Il coraggio del suo amore è prima di tutto sfida a se stesso. Il suo amore tanto è grande quanto nascosto e camuffato, ed esplode soltanto nel desiderio sempre più smanioso di affrontare la morte. I nemici vengono affrontati sotto la maschera che cela la propria paura di amare: ne avrà molti; e questo segnerà il suo destino.

Storia sempre attuale, molto coinvolgente, piena di ritmo, cantata e ballata dal vivo.

Avvincente.